Progetti
MEMORIA COLLETTIVA – PROGETTI TERRITORIALI
L’altro comincia accanto a me
(Marc Augé)
Proporre delle occasioni d’incontro è una tappa fondamentale per sostenere il benessere personale e per potenziare il senso di comunità. Raccontarsi, in un contesto accogliente e inclusivo, permette non solo di valorizzare i singoli individui, ma anche di accrescere la consapevolezza che tutte le storie di vita non appartengono soltanto a chi le racconta. Ogni storia è unica ma è in grado di raccontarne molte altre quando entra a far parte di una narrazione collettiva perché la comunità ne permette l’ascolto e la condivisione.
Dare valore ai ricordi personali, familiari e collettivi, significa rendere i cittadini consapevoli del loro valore in quanto persone, ma anche come protagonisti di una storia comune.
Le memorie dei luoghi
La memoria per costruirsi ha bisogno di essere condivisa. Tra i molti temi che si possono usare come pretesti narrativi, scegliere i luoghi significa mettere l’attenzione, anche, sullo spazio pubblico, quello che ognuno attraversa spesso in modo inconsapevole e che comunque connota fortemente ogni territorio.
Ogni territorio ha caratteristiche morfologiche, sociali e culturali simili ma ogni comune che la compone è unico, immediatamente riconoscibile da chi lo abita e lo frequenta. Il patrimonio artistico e architettonico, i luoghi del lavoro del presente e del passato, i segni del tempo, le case, le chiese, i parchi, i sentieri, i giardini, sono un patrimonio condiviso che può generare narrazione e consolidare la conoscenza e quindi l’amore per quel territorio.
Quando lo sguardo si ferma e ritorna ai racconti ascoltati e prodotti intorno a quel luogo, esso viene ri-pensato e acquista un valore collettivo. Così, raccontarsi, da azione individuale, diventa un gesto simbolico di appartenenza e di forte potenza comunitaria. Un luogo raccontato, risignificato dalle memorie individuali e collettive sarà un luogo amato, custodito, curato. Ognuno ricomincerà a sentirlo suo e se ne prenderà cura.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di favorire la narrazione orale e scritta dei cittadini di un determinato paese nel contesto inclusivo e accogliente del gruppo
Si utilizzerà l’approccio metodologico della LUA – Libera Università dell’Autobiografia, visto che l’associazione proponente è composta da esperte in Metodologie biografiche e autobiografiche, formatesi presso la LUA.
Il progetto si può arricchire con un modulo formativo per avere sul territorio dei biografi volontari, cioè cittadini che acquisiranno le competenze necessarie per raccogliere storie di vita di altri cittadini.
Obiettivi generali – Dare valore alle storie individuali significa prima di tutto riconoscere che ogni storia è importante perché racconta un’esperienza unica e tuttavia è parte della comunità che la contiene. Provare a raccontare le proprie esperienze, metterle su carta significa trovare parole e immagini in grado di restituire paure, emozioni, scoperte, apprendimenti, speranze, desideri e riflessioni che diventeranno patrimonio non solo individuale ma di tutta la comunità.
In sintesi, gli obiettivi possono essere anche così riassunti:
- offrire spazi di riflessione e di crescita individuali;
- proporre occasioni di incontro e di confronto – anche a distanza, se le condizioni epidemiologiche dovessero peggiorare – fra i partecipanti e tutti gli attori coinvolti, a diverso titolo, nel progetto;
- sostenere processi che facilitano il passaggio dalla memoria individuale a quella collettiva;
- restituire al territorio, oggetto e soggetto del progetto, tramite un evento pubblico l’esperienza vissuta e la narrazione emersa nel gruppo.
Obiettivi specifici – Riflettere e condividere i ricordi e le conoscenze dei diversi luoghi del territorio, significa osservare i cambiamenti e le trasformazioni che il tempo e gli eventi tragici recenti hanno provocato e provocheranno su quel territorio.
In sintesi, gli obiettivi specifici possono essere anche così riassunti:
- Consentire a bambini, adolescenti, adulti e anziani di lasciare una traccia di sé, dei propri vissuti e delle proprie esperienze nella memoria condivisa del loro paese;
- Incrementare la fiducia e la resilienza personali e potenziare il senso di appartenenza ad una comunità più vasta;
- Diminuire lo stato ansioso e di incertezza perché il racconto e la condivisione aiutano a fare ordine nei pensieri, a dare una forma ai propri ricordi e ai propri saperi, rafforzando l’identità;
- Potenziare il senso di appartenenza alla comunità, perché condividiamo, in questo frangente ancora più di prima, sentimenti, desideri, stati d’animo e destini comuni;
- Costruire una memoria collettiva per rendere evidenti le relazioni esistenti tra l’esperienza individuale e la memoria della comunità.
SOGGETTI che si possono coinvolgere
- Ogni singolo cittadino: bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani. La possibilità di creare uno spazio d’incontro intergenerazionale è una caratteristica insita di questo progetto.
- La biblioteca comunale
- Le associazioni del territorio
- La scuola: dirigenza, insegnanti, personale non docente, bambini e ragazzi, famiglie. (pensiamo a cosa significhi insegnare e fare didattica a distanza da un giorno all’altro)
- La Libera Università dell’autobiografia di Anghiari che da sempre promuove questi progetti a livello locale e nazionale.
Contenuti
Il progetto è modulare, si può scegliere di attivare entrambi i moduli o uno soltanto di essi. Siamo anche disponibili ad adattare i moduli alle necessità specifiche del vostro comune, nella modalità di progettazione condivisa.
- Primo modulo: comprende il laboratorio narrativo aperto a tutti per costruire una memoria condivisa su alcuni luoghi del vostro comune e l’organizzazione di un evento di restituzione pubblica.
- Secondo modulo: percorso formativo per diventare biografi volontari e organizzazione di un evento di restituzione pubblica sull’esperienza dei raccoglitori di storie e sulle storie raccolte
Potenzialità emergenti
La possibilità di condividere con gli altri anche solo frammenti significativi della propria vita aiuta ad entrare in relazione più profonda con chi ci vive accanto. Raccogliere testimonianze e ricordi permette di scoprire non solo il valore della storia individuale, ma anche di quella dell’altro. In questo particolare periodo è forse ancora più importante e “riparativo” rendere esplicite le profonde connessioni tra la memoria individuale e la memoria collettiva di quel territorio.
Opportunità
- L’attivazione di un processo relazionale fra i partecipanti sarà un esempio di come la costruzione identitaria, attraverso la condivisione delle storie di vita, diventi un fattore di coesione sociale
- Tutti i materiali raccolti potranno essere archiviati e conservati dalla biblioteca locale che ha – anche – il compito di custodire e rendere disponibile anche per il futuro, la memoria locale. Diventeranno fonti preziose non solo per i successivi lavori di restituzione e rielaborazione del lavoro di raccolta sul progetto che li ha generati ma anche su futuri progetti
Se siete interessati all’idea progettuale e volete co-progettare con la nostra associazione, inviate una mail a ilcerchio2022@gmail.com.
Laboratorio di Scrittura autobiografica
Scrivere mi consente di rimanere integra e di non perdere pezzi lungo il cammino.
(Isabel Allende)
Se ad un certo punto della vostra vita, vi viene voglia di prendere o riprendere in mano la penna (o il pc) è perché avete qualcosa da dire: avvertite il desiderio di lasciare una traccia delle vostre esperienze, una prova che avete vissuto e che ancora state vivendo. Non sapete ancora bene perché sia successo ma sentite che è arrivato il momento di prendervi cura di voi e della vostra esperienza personale. Iniziare a dare forma alla propria storia personale con la scrittura autobiografica è uno dei modi per soddisfare quel desiderio.
Non c’è un momento migliore di un altro, non c’è un’età definita per cominciare a scrivere di sé. La scrittura riattiva la memoria e consente ai ricordi preziosi, agli episodi indimenticabili, ai volti e alle voci che accompagnano ogni storia, di riemergere dall’oblio e di diventare materia della narrazione.
Non è necessario essere famosi né avere trascorso una vita avventurosa, tutte le esistenze nascondono episodi, personaggi, sensazioni ed emozioni degni di essere raccontati.
Ripensare al cammino percorso rappresenta un punto di partenza per una riflessione su se stessi, aiuta a non disperdersi nel caos e a trovare un nuovo senso alle proprie esistenze sempre più frammentate.
Chi
I laboratori sono aperti a tutti perché sono contesti inclusivi. Per partecipare non sono richieste né precedenti esperienze di scrittura, né abilità specifiche, è sufficiente essere curiosi di sé e della propria storia. I laboratori di autobiografia sono infatti dei percorsi di conoscenza di sé e di riappropriazione della propria storia attraverso lo strumento della scrittura, svolti nel contesto rispettoso ed accogliente del gruppo.
La proposta è indirizzata agli adulti e ai giovani adulti che desiderino cimentarsi nel processo di scrittura come mezzo per ri-pensare e ri-scrivere la propria storia***
***I laboratori di scrittura autobiografica possono essere proposti anche ai bambini e alle bambine della scuola primaria e secondaria e agli adolescenti.
L’associazione Il Cerchio può contare su competenze pedagogiche e formative specifiche anche in questo campo
Cosa
Il percorso si propone di utilizzare la scrittura autobiografica per dare forma alla propria storia personale. Non ci si occuperà di tecniche o di stili narrativi se non come esempi e spunti di scrittura. Il tentativo sarà piuttosto quello di recuperare uno spazio in cui la pagina bianca diventi uno strumento per:
- Condividere il piacere della parola per rievocare frammenti, ricordi ed esperienze e stimolare il potenziale creativo.
- Cominciare a scrivere la propria storia per raccontarsi in modo diverso dal solito e testimoniare ciò che si è vissuto e che ancora si sta vivendo.
- Lasciare una traccia “materiale” del cammino percorso e condividere con gli altri gli intrecci narrativi delle nostre vite per rintracciare una trama dell’esistenza e del suo continuo mutare.
L’obiettivo è quello di fornire una cornice di riferimento, anche teorica, della scrittura autobiografica e di stimolare nei partecipanti il passaggio dal pensiero alla pratica autobiografica. La durata limitata dei laboratori non consente la redazione della propria autobiografia, ma può diventare un’occasione per sperimentare i benefici di questa pratica in termini di consapevolezza individuale e di condivisione con il gruppo, oltre che diventare un lavoro propedeutico per chi desidera conoscere e sperimentare tale processo di autoformazione.
Come
Il percorso si può diversamente articolare in un seminario di una giornata oppure in un modulo di almeno tre incontri, con una durata minima di due ore ad incontro.
Durante il laboratorio, si alterneranno momenti di racconto collettivo, esercizi di scrittura personale, momenti di condivisione e scambi reciproci, a gruppo allargato e a coppie
Fra gli obiettivi dei laboratori c’è quello di comporre un repertorio autobiografico che potrà poi essere usato nella ricostruzione delle proprie storie di vita. L’attenzione sarà posta sul processo formativo per far diventare la scrittura di sé il principale strumento per ricordare, per divertirsi, per riflettere, per sfogarsi e per sognare. In questi percorsi la scrittura accompagnerà i processi di crescita cognitiva ed emotiva che producono non solo racconto di sé ma anche ascolto attivo e condivisione delle altrui storie.
In Pratica: alcuni dei temi trattati nei laboratori autobiografici
- Le origini e le prime volte: gli incipit narrativi
- Cronologie: i ricordi scandiscono gli anni
- La memoria del corpo: sensazioni e percezioni
- Una vita per immagini: volti, ritratti, episodi indimenticabili
- Le stagioni della vita: episodi, apici e transizioni
Quando
I laboratori si possono attivare in tutti i periodi dell’anno e nei più diversi contesti: formativi, scolastici, aziendali, ludici
LABORATORIo DI SCRITTURE IN CAMMINO
Scritture in cammino è un’esperienza di narrazione autobiografica all’aria aperta, che associa il cammino alla scrittura.
Essere e mettersi in cammino evoca la vita stessa, si dice infatti che il cammino è appena iniziato quando si nasce o che il cammino si è concluso quando si muore. Tra l’inizio e la fine del tragitto di ognuno, ci sono strade, facili o difficili, salite, discese, bivi, valichi, traguardi e soste. Tutte queste parole hanno una forte eco autobiografica perché molti ricordi o episodi della vita possono essere collegati alle figure del cammino e della strada. Accoppiare scrittura di sé e cammino significa sfruttare la funzione generativa dell’esperienza, l’esercizio del cammino aiuta infatti a far emergere i ricordi e la scrittura che ne tiene traccia acquista maggiore fluidità e prolunga piacevolmente il sentiero sotto i propri passi.
Dedicarsi del tempo, da soli ma sostenuti dal gruppo, in silenzio ma immersi nelle voci della natura, è una pratica di attenzione che genera benessere perché consente di percorrere, letteralmente, il tragitto tra il dentro e il fuori. Da un lato, l’ambiente naturale che si attraversa senza fretta e con attenzione; dall’altro, il paesaggio interiore individuale, composto da ricordi, percezioni, immagini, frammenti di sogni e di pensieri, che sono dolcemente spinti verso la superficie dall’esercizio del cammino silenzioso del gruppo.
Il laboratorio è aperto a tutti, anche a coloro che, pur non avendo dimestichezza con la scrittura, vogliono sperimentare un nuovo modo di raccontarsi
Sono proposti percorsi facili per dislivello e durata. È consigliato indossare scarpe da trekking e vestiti consoni, munirsi di un taccuino e di una penna, di un telo o di una stuoia su cui accomodarsi durante le diverse fasi del laboratorio e di una piccola torcia per l’appuntamento notturno.
I dettagli organizzativi e il luogo dell’incontro saranno comunicati all’approssimarsi delle date, tenendo conto delle variabili meteorologiche e delle condizioni dei sentieri scelti.
NOI SIAMO I GIGANTI
Il progetto “Noi siamo i giganti” nasce dalla volontà di aprire un confronto fra genitori sulle tappe evolutive dei loro figli e su ciò che queste comportano: nuovi comportamenti, nuove emozioni, insomma dei veri e propri cambiamenti; talvolta la comparsa di stati della così detta ‘ crisi genitoriale’.
Per vivere al meglio i cambiamenti è importante acquisirne consapevolezza: ‘verso dove’ si sta andando e ‘ cosa si sta facendo’.
Destinatari:
Genitori
Obiettivi:
- Acquisire maggior consapevolezza dell’importanza del ruolo del Genitore nelle fasi di cambiamento, in particolare nei passaggi dalle varie tappe evolutive dei propri figli;
- Mettere a fuoco un aspetto attuale della gestione del proprio figlio/figli che sta portando dubbi, malesseri o fatiche e saperlo porre in termini di obiettivo personale;
- Individuare le strategie migliori e possibili per raggiungere l’obiettivo prefissato;
- Far conoscere fra di loro i genitori presenti.
C’ERA UNA VOLTA... UNA FIABA TUTTA PER ME
La Fiaba è come un ciclo vitale:finito uno ne comincia un altro..Finito l’inverno torna la primavera ma finita l’estate tornerà l’inverno!
(Paola Santagostino)
Il progetto “C’era una volta, una fiaba tutta per me” si basa sul metodo della Fiabazione della Dott.ssa Paola Santagostino. La fiabazione è infatti un processo creativo che apre le porte della creatività e del proprio inconscio. Inventare una fiaba porta alla luce il tema presente che si sta affrontando, ma non solo, agisce anche come Problem solving: ovvero porta alla risoluzione di eventuali problematiche.
Il ruolo del Counsellor in queste serate è quello di offrire l’opportunità di dar spazio alla propria creatività, di sperimentare su di sé in un contesto protetto il processo della Fiabazione.
Destinatari:
Gruppi di genitori, gruppi di adulti.
Obiettivi:
- Acquisire maggior consapevolezza di sé, della propria creatività e fantasia;
- Sperimentare il processo della Fiabazione;
PREPARIAMOCI ALLA VITA
“I matrimoni felici si basano su una profonda amicizia”.
(J. Gottman)
Il progetto ‘Prepariamoci alla vita (guarda cosa abbiamo creato!)’ E’ un laboratorio dove i novelli mamma e papà possono rafforzare la loro unione e stima reciproca in vista dell’imminente cambiamento.
Destinatari:
Mamme e papà in attesa.
Obiettivi:
- Creare momenti di rilassamento e connessione col bimbo nella pancia.
- Utilizzo delle fiabe per aiutare le mamme a vivere al meglio il momento dell’attesa.
- Offrire alla coppia momenti creativi che permettano loro di individuare i differenti punti di forza .
- Offrire alla coppia momenti di riflessione e di confronto con altre coppie .
- Per mezzo della visita a domicilio offrire un supporto alla donna dopo il parto .
- Dare modo alle coppie di ritrovarsi insieme dopo aver avuto il bambino per un confronto finale .